Se Vi arrischiate a pronunciare il numero Venti al cospetto
di una persona anziana, la vedrete subito assumere un’espressione di estasiato
rimpianto e, con un sospiro (o un rantolo, secondo lo stato dei bronchi), dire
immancabilmente: "Ah, potessi ritornare indietro ed avere ancora vent’anni!".
Nell’immaginifico quotidiano - che mi trova in gran parte
dissenziente - i vent’anni sono, nell’ordine:
a) Giovinezza;
b) Spensieratezza, mancanza di responsabilità;
c) Allegria;
d) Salute e vigoria fisica.
Il nostro Club ha vent’anni e, giustamente, ha festeggiato
con balli, scherzi, celebrazioni, premi e, anche, ricordi.
Vent’anni di Club non sono pochi. Anzi bisogna dare atto che
fondare, allora, un club di camperisti è stata un’iniziativa quantomeno
temeraria e, sicuramente, lungimirante. Grazie, quindi, ai soci fondatori che ci
hanno permesso la vita associativa di oggi.
Eppure io sono assolutamente convinto che questo Club sta
vivendo una stagione di freschezza e di spontaneità, come se i vent’anni
corrispondessero davvero all’età di un ragazzo. Io, per esempio, mi sento
automaticamente più allegro e più scherzoso durante i raduni e le riunioni del
Club, mentre nella vita quotidiana sono molto più serio (Scusate, mi sono
interrotto un attimo per un inspiegabile fischio alle orecchie).
Sarà perché viviamo il tempo libero, sarà perché ci siamo
trovati fra persone affiatate. Certo è che nel Club c’è una spensieratezza che
fa a pugni con l’età media che, diciamocelo inter nos, non è più veneranda.
Ma la vera ragione, secondo me, consiste nel fatto che le
mille iniziative, autonome o sollecitate, di cui è investito il Club, sono
oltremodo stimolanti e contribuiscono in maniera determinante a mantenerci, come
dire, effervescenti.
Bene cosi, quindi, questi primi vent’anni. Avanti i prossimi!